Domani la presentazione della candidatura a Parigi.
A seguito della riunione della Commissione Nazionale per l’Unesco, che ha il compito di deliberare sulle proposte di candidatura per l’iscrizione nella Lista a Patrimonio Mondiale, tenendo conto delle valutazioni dei Ministeri competenti, le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono nuovamente candidate a entrare nella lista dei Siti Patrimonio dell’Umanità.
Il rinvio ufficiale della candidatura, deciso in occasione della sessione della Commissione Unesco il 30 giugno 2018 nel Bahrain, ha comportato approfondimenti e revisione della documentazione secondo precise indicazioni della Commissione. Il rinnovato dossier, che sarà presentato quindi domani presso gli uffici Unesco di Parigi, è stato studiato e redatto in collaborazione con l’organo consultivo ICOMOS.
La valutazione definitiva della candidatura avverrà durante la prossima sessione del Comitato del Patrimonio mondiale che si terrà a Baku, in Azerbaigian, dal 30 giugno al 10 luglio 2019.
Innocente Nardi, presidente dell’Associazione Temporanea di Scopo “Colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità” e del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG dichiara: “Il percorso per la candidatura del territorio collinare tra Conegliano e Valdobbiadene a Patrimonio Unesco dell’Umanità è stato avviato nel 2008. Vogliamo ringraziare tutti coloro che credono in questo progetto, dai rappresentanti del Governo e dei Ministeri competenti per il costante valido lavoro profuso, al Comitato scientifico guidato dal professor Mauro Agnoletti, con il contributo di ottimi professionisti, per l’efficacia in termini temporali nell’elaborazione del nuovo dossier. Determinante per il raggiungimento di questo traguardo l’encomiabile regia del governatore Luca Zaia, della Regione Veneto e la coesione delle Amministrazioni comunali coinvolte. Tutto questo ci inorgoglisce e rafforza la convinzione del valore unico del paesaggio delle colline del Conegliano Valdobbiadene perché frutto del sapere e del lavoro dell’uomo in armonia con la natura. Siamo pronti quindi per l’ultima sfida che ci aspetta”.
Il territorio del Conegliano Valdobbiadene rappresenta un paesaggio culturale di valore unico, espressione del lavoro manuale e della antica tradizione spumantistica, che ha ricevuto l’impulso decisivo con la fondazione, nel 1876, della prima Scuola Enologica d’Italia.