Nel 2019, dopo un iter iniziato nel 2008, il sito “Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale come paesaggio culturale, dove l’opera dei viticoltori ha contribuito a creare uno scenario unico.
Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, nel nord-est dell’Italia, sono caratterizzate da un caratteristico sistema morfologico a dorsale che offre un carattere montanaro con viste panoramiche e un paesaggio organico evoluto e continuo, composto da vigneti, foreste, piccoli villaggi e agricoltura. Per secoli, il terreno aspro è stato modellato e adattato da pratiche distintive di utilizzo del suolo. Ciò include le tecniche conservative del suolo e del terreno, che comprendono le pratiche viticole che utilizzano le uve Glera per produrre il vino Prosecco di altissima qualità. Dal XVII° secolo, l’uso dei ciglioni – l’uso di terrazze erbose, utilizzate per coltivare aree con forti pendenze – ha creato un caratteristico schema a scacchiera con file parallele e verticali alle pendenze.
Nel XIX° secolo, l’allevamento specifico dei vitigni, conosciuto come “bellussera”, è stata sviluppata dagli agricoltori locali, contribuendo a conformare le caratteristiche estetiche del paesaggio.
L’aspetto a mosaico del paesaggio è il risultato di pratiche ambientali e di uso del suolo storiche e tuttora in corso. Gli appezzamenti dedicati ai vigneti, stabiliti sui ciglioni, coesistono con macchie boschive, piccoli boschi, siepi e filari di alberi che fungono da corridoi che collegano diversi habitat. Nelle dorsali sono sparsi piccoli villaggi, lungo le strette valli o sulle creste.
Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono un paesaggio viticolo derivante dall’interazione della natura e delle persone nel corso di diversi secoli. L’adattamento e la trasformazione del terreno impegnativo della geomorfologia delle dorsali ha richiesto lo sviluppo di pratiche specifiche di utilizzo del suolo, tra cui: la gestione del vigneto a mano sui pendii ripidi; le terrazze erbose conosciute come ciglioni, che seguono i contorni del paesaggio, stabilizzando i terreni e le vigne; e il sistema di allevamento a “bellussera” che fu sviluppato nell’area intorno al 1880. Come risultato, i vigneti contribuiscono a dare forma a un aspetto distintivo della “scacchiera”, con file perpendicolari di viti alte, intervallate da insediamenti rurali, foreste e piccoli boschi. Nonostante molti cambiamenti, la storia della mezzadria in quest’area si riflette anche nel paesaggio.
Il confine del sito è di dimensioni adeguate e contiene le caratteristiche dell’Outstanding Universal Value nell’ambito di una topografia distinta e intatta. Nonostante i molti cambiamenti e nonostante le sfide poste da peste, guerre, povertà e industrializzazione della viticoltura, molte delle caratteristiche (come i vigneti, i ciglioni e gli elementi architettonici) dimostrano un buono stato di conservazione, e le zone di foresta sono state mantenute. I processi ecologici sono di fondamentale importanza per la sostenibilità del paesaggio e dei vigneti. Le minacce sono attualmente gestite, anche se lo stato di conservazione di alcuni elementi (in particolare gli elementi architettonici e urbani nelle zone buffer) richiedono un miglioramento, e inoltre il cambiamento climatico ha accentuato l’incidenza delle frane. Il paesaggio potrebbe essere suscettibile a cambiamenti irreversibili a causa delle pressioni della produzione di Prosecco nell’ambito di un mercato globale in crescita. Continuano le tecniche agricole e viticole per il mantenimento dell’integrità del paesaggio, compresa la raccolta manuale.
Le caratteristiche principali del sito si riferiscono al paesaggio distintivo, in cui la natura e la storia umana hanno plasmato e sono stati plasmati da un sistema adattato e specifico per la viticoltura e l’uso del suolo. Nonostante molti cambiamenti, le caratteristiche dimostrano autenticità e sono documentate attraverso fonti come inventari e catasti, dipinti storici e religiosi, documenti storici che dimostrano l’introduzione dei ciglioni, e l’operazione del sistema di mezzadria dai primi registri catastali nel XVIII secolo.
Il sito e le sue caratteristiche sono soggetti a misure di protezione a livello nazionale e locale; e i Comuni e le associazioni professionali hanno introdotto ulteriori tutele attraverso strumenti di pianificazione territoriale e mediante la formulazione di documenti volontari e legali. La tutela del paesaggio rurale è garantita in primis dalle regole del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG che favoriscono il mantenimento dei vigneti, dei ciglioni e di altre caratteristiche che sono fondamentali per il mantenimento delle tradizioni locali e per la tutela della biodiversità agricola e dei servizi ecosistemici associati.
Quasi tutto il sito è stato nominato al National Register of Historical Rural Landscapes, un programma sviluppato dal Ministero dell’Agricoltura per la protezione dei paesaggi rurali agricoli.
La vegetazione forestale è protetta dalle restrizioni facenti parte nel Codice nazionale per i beni culturali, nonché dal piano di gestione del sito di interesse comunitario (SIC) della rete Natura 2000 dell’UE. Gli edifici di valore storico e monumentale sono tutelati a livello nazionale dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, emanato con il Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004, insieme a tutti gli edifici pubblici, demaniali e agli edifici di proprietà della chiesa cattolica, che hanno più di 50 anni. La protezione giuridica potrebbe essere ulteriormente rafforzata attraverso l’attuazione del Detailed Landscape Plan (Piano Paesaggistico di Dettaglio) a livello regionale; l’attuazione del Intermunicipal regulation of rural police (Regolamento intercomunale di polizia rurale); e la piena attuazione della “regola tecnica – articolo unico” in tutti i comuni pertinenti. La gestione del sito è principalmente legata ai piani e ai processi di pianificazione sviluppati dalle autorità locali – Regione del Veneto e Provincia di Treviso – che supportano e garantiscono la partecipazione di tutti gli stakeholder attraverso una specifica legge regionale (n. 45/2017). Non è consentita la costruzione di nuove aree di produzione e di edifici nella zona agricola che non siano strettamente necessari per la coltivazione dei terreni agricoli. Il piano di gestione richiede ulteriori sviluppi, adozione e attuazione.
* La motivazione proposta per l’Outstanding Universal Value come paesaggio culturale, ha compreso il Criterio (V), ovvero: “Essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’uso del suolo o dell’uso del mare che sia rappresentativo di una cultura (o di culture) o dell’interazione umana con l’ambiente, specialmente quando è diventato vulnerabile all’impatto di cambiamenti irreversibili