Punto di partenza :
Vidor, Municipio
Coordinate punto di partenza :
45°51'40.0248"N 12°2'23.8452"E
Punto di arrivo :
Col San Martino
Coordinate punto di arrivo :
45°53'48.8652"N 12°5'18.3552"E

Il percorso
Descrizione
Dal municipio di Vidor si percorre in senso inverso metà dell’itinerario n.6 “Dal Sacro al Prosecco”, passando per il Colle del Castello (dove sorge il Monumento Ossario), il Sentiero dei Cipressi, il Col Carpenon (m 230), il Mont de la Polenta e il Col Castelón nei pressi del quale è possibile visitare il santuario della Madonna delle Grazie.
Si attraversa via Martiri della Liberazione a Colbertaldo e si continua sul successivo itinerario n.7 “Il Col Maor a Colbertaldo”, percorso anch’esso per metà: Cal de le Crode, vigneti del Col Giardino, località del Salt e della Federa, Col Maor (m 368).
Scesi dal Col Maor si sale al Col Mongarda (m 421). Possibile interconnessione con l’area di Valdobbiadene tramite sentieri a nord (vedi itinerario n.4). Successiva tappa alla Costa Grande dove vi è una croce con un punto panoramico straordinario e in seguito si raggiunge il Col Moliana dove ci sono trincee della Grande Guerra (m 445). Si scende tra i vigneti fino a Col San Martino. Pernottamento in paese.
Curiosità
Il cammino è anche l’occasione per vivere un viaggio nella storia geologica in tre diversi momenti della formazione orografica. Osservando la mappa, infatti, la linea non corre sulla stessa linea di dorsale, ma si alterna su tre diversi “hogback” della “Core Zone”:
- da Vidor fino al fiume Soligo siamo sull’hogback più vecchio dei conglomerati del Montello (quello più giovane è presso il colle di San Gallo a Soligo). Ci muoviamo su sedimenti di ambiente fluviale-deltizio (6-7 milioni di anni).
- da Follina fino a Zuel di Là si cammina invece sulle calcareniti di Castelcucco, dell’Aquitaniano (circa 22 milioni di anni), molto belle perché contengono i famosi noduli algali biancastri (concrezioni di carbonato di calcio) che si stagliano rispetto all’arenaria circostante che è grigio-bluastro; i noduli sono stati formati da alghe di ambiente marino con profondità dell’acqua di poche decine di metri.
- Il tratto da Zuel di Là a Vittorio Veneto si sposta invece sulla Formazione del Monte Baldo, del Serravalliano-Langhiano (13-14 milioni di anni) composta in prevalenza da arenarie grigie, spesso con fossili di bivalvi. Anche queste si sono formate in ambiente marino di limitata profondità ma con maggior apporto di sabbia dal continente emerso.
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