Punto di partenza :
Follina, Abbazia
Coordinate punto di partenza :
45°57'11.7144"N 12°7'5.4264"E
Punto di arrivo :
Tarzo, piazza IV Novembre
Coordinate punto di arrivo :
45°58'27.34"N 12°13'51.95"E
Il percorso
Descrizione
Dall’Abbazia di Follina si ritorna indietro fino alla località Marcita dove si seguirà la ciclopedonale passando a sud del Sacrario Austro Ungarico fino a Madonna delle Grazie e incrocio della Crosera, quindi si sale sulla Caldarment per località Santa Eurosia, chiesa di Santa Lucia, Zuel di Qua, Zuel di La, Arfanta.
Da Arfanta si segue l’itinerario n.22 “Le Rive di San Pietro a Tarzo” che viene percorso per metà in senso inverso: antica chiesa di Arfanta (famosa per la pala di Francesco da Milano), Casa Marinotti (fondatore della città di Torviscosa e ideatore della “seta artificiale”), borgo Reseretta, Rive di San Pietro, antica chiesa campestre di San Pietro per arrivare in centro a Tarzo. Pernottamento in paese.
Curiosità
Il cammino è anche l’occasione per vivere un viaggio nella storia geologica in tre diversi momenti della formazione orografica. Osservando la mappa, infatti, la linea non corre sulla stessa linea di dorsale, ma si alterna su tre diversi “hogback” della “Core Zone”:
- da Vidor fino al fiume Soligo siamo sull’hogback più vecchio dei conglomerati del Montello (quello più giovane è presso il colle di San Gallo a Soligo). Ci muoviamo su sedimenti di ambiente fluviale-deltizio (6-7 milioni di anni).
- da Follina fino a Zuel di Là si cammina invece sulle calcareniti di Castelcucco, dell’Aquitaniano (circa 22 milioni di anni), molto belle perché contengono i famosi noduli algali biancastri (concrezioni di carbonato di calcio) che si stagliano rispetto all’arenaria circostante che è grigio-bluastro; i noduli sono stati formati da alghe di ambiente marino con profondità dell’acqua di poche decine di metri.
- Il tratto da Zuel di Là a Vittorio Veneto si sposta invece sulla Formazione del Monte Baldo, del Serravalliano-Langhiano (13-14 milioni di anni) composta in prevalenza da arenarie grigie, spesso con fossili di bivalvi. Anche queste si sono formate in ambiente marino di limitata profondità ma con maggior apporto di sabbia dal continente emerso.