Punto di partenza :
Colbertaldo di Vidor, Cal de le Crode
Coordinate punto di partenza :
45°52'50.57"N 12°2'36.39"E
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Il percorso
Descrizione
Da Colbertaldo di Vidor, località Cal de le Crode, si sale tra i vigneti a ridosso del Col Giardino per poi arrivare alla base del Col Maor (possibile variante nord per la Val Trenta). Sulla vetta si osservano alcune trincee della Grande Guerra. Si scende alla sella di divisione tra la Val d’Oca e la Val Arnera, per poi deviare alla base del Col Castellir. Poco prima di chiudere l’anello, si entra in un piccolo canyon, dove il torrente Rosper ha creato caratteristiche marmitte di erosione: i Gor.
Curiosità
Poco ad ovest del percorso, in via Rovede a Colbertaldo, nel 1974 durante gli scavi in una cava di argilla vennero ritrovate alcune ossa appartenenti ad un mammut. Ma come mai un bestione del genere proprio in queste zone anziché in Siberia? Settantamila anni fa, durante l’ultima glaciazione, due lingue glaciali raggiungevano la pianura trevigiana, una a est e una a ovest della dorsale prealpina. Lo spessore di neve e di ghiaccio calava progressivamente per lasciare il posto ad una steppa con ciuffi di graminacee e qualche arbusto, ambiente ideale per questi grandi erbivori tipici delle regioni dell’Europa orientale e dell’Asia. Anche qui scorrazzavano questi grandi animali, là dove oggi sorgono vigneti e borghi. Nella zona di San Giovanni di Valdobbiadene si era formato un lago più o meno grande come quelli di Revine, a causa dello scioglimento dei ghiacci, e tutt’attorno si creò un ambiente paludoso. Proprio qui fu segnato il destino del mammut che, rimasto intrappolato nel fango, morì e per una straordinaria combinazione di eventi fisici si conservò fino ai giorni nostri. Oggi il mammut, che i volontari del Centro Montelliano di Ricerche soprannominarono Gaetano, riposa al museo civico di Crocetta del Montello.