Punto di partenza :
Vittorio Veneto, piazza Sant’Andrea
Coordinate punto di partenza :
45°59'47.11"N 12°17'53.99"E
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Il percorso
Descrizione
Dall’antica Pieve di Sant’Andrea di Bigonzo si cammina fino a Serravalle dove si sale sulla scalinata di Santa Augusta per raggiungere l’omonimo santuario. Si segue l’Alta Via n.6 che ci porterà sul crinale della Costa di Serravalle passando per la Turris Nigra. Si devia ad est lungo un ripido sentiero che a fondovalle interseca via Piadera Bassa. Si sale sulla Costa di Fregona e si percorre il suo filo di cresta in discesa fino alla chiesa della Madonna della Salute. Si scende ad ovest e si raggiunge Borgo Rindola e Madonna della Tosse, per poi ritornare nuovamente a Sant’Andrea.
Curiosità
Secondo la tradizione, la Turris Nigra posta al di sopra del santuario è stata la roccaforte del re Madrucco, guerriero alamanno noto per aver ucciso la figlia Augusta, martire e santa. I Serravallesi sono molto devoti a questa figura religiosa, tanto che nei secoli sono nate leggende, tradizioni, feste e curiosità. Fino a qualche anno fa la maestosa gradinata che dall’oratorio di Sant’Elena conduce al santuario, veniva percorsa in ginocchio dai fedeli. Alla sinistra dell’altare con le reliquie della Santa si trova una struttura a forma di parallelepipedo in verghe metalliche sagomate con un’apertura. Inserendo il capo nel piccolo pertugio si guarisce dal mal di testa. Passando nello stretto varco tra le colonnine in pietra dietro all’altare, si combattono le malattie alla schiena. Lungo il sentiero che conduce al santuario incontriamo vari capitelli tra cui quello dedicato a Santa Augusta dove fu compiuto uno dei miracoli. Ai suoi piedi vi è una pietra con un’iscrizione «aperse il manto: i pani erano fiori». Per tradizione viene abbellita da mazzolini di fiori posati dai fedeli. Nel territorio di Vittorio Veneto sono ben quattro i siti religiosi dedicati alla Santa: oltre al Santuario, vi sono la chiesetta alle Caloniche, il capitello ai Dodici Ponti, il capitello ai Con Alti. Santa Augusta ancora oggi viene ricordata il 22 agosto in occasione di una fiera in cui si svolge uno spettacolo pirotecnico noto come i “Foghi de Santa Augusta”. Infine, nel 1630 i Serravallesi fecero un voto a Santa Augusta per ottenere la grazia di essere preservati dalla peste. E furono esauditi.