35 - Visitando l’oratorio campestre di San Bartolomeo

Il percorso naturalistico di Bibano

Difficoltà : T
Tempo : 2h
Distanza : km 7,1
Dislivello : m 10

Punto di partenza :
Bibano, piazza San Martino

Coordinate punto di partenza :
45°54'30.49"N 12°25'6.69"E

Traccia GPS

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Il percorso

Descrizione

Dalla “Cortina” di Bibano, in piazza San Martino, si entra in aperta campagna su via del Millennio, incontrando il capitello di don Dionisio Ragazzon. Si segue via Palù, storica area di bonifica, quindi si entra tra vaste distese di campi su via Manin, luogo dell’antica centuriazione romana. Attraverso capezzagne, si segue il corso del torrente Zigana per poi giungere all’oratorio campestre di San Bartolomeo, posto nei pressi di un antico mulino e di una peschiera. In seguito, superato un tratto con passerelle, si torna in paese percorrendo la pista ciclabile di via Marconi.

Curiosità

Le origini di Godega sono molto antiche. I Goti venuti dal nord ad invadere l’Italia tra il V e il VI secolo, molto probabilmente diedero vita al primo insediamento, mentre Bibano, da Baebius e Pianzano da Plancius vengono fatti risalire al tempo della colonizzazione romana. È probabile che la prima curazia di Pianzano fosse l’antico oratorio di Sant’Urbano risalente al XII secolo, attorno al quale da tempi immemori si svolgeva l’omonima fiera di maggio, mentre un po’ più a sud nasceva la villa et regula di Baverio, l’attuale Baver, con la chiesetta di San Biagio. I due agglomerati urbani si trovavano lungo un’importante via di comunicazione di epoca romana che collegava, e collega tuttora, l’opitergino con il cenedese. Nel medioevo questa strada prese il nome di Levada, perché sopraelevata sui terreni paludosi dei Palù, poi ribattezzata Via del Sale in epoca veneziana. Godega in origine doveva avere l’aspetto di un povero villaggio di contadini e pastori sempre in lotta per la sopravvivenza. Sul terreno del Campardo, fortemente permeabile, scarseggiava l’acqua e ciò spinse i componenti della Regola ad approntare nel XIII secolo un pozzo consortile che soddisfacesse le primarie necessità del popolo. Nacque così il Pozzo della Regola che troneggia tuttora al centro dell’antico nucleo del paese. Da notare che la denominazione ufficiale del Comune in Godega con l’estensione “Sant’Urbano” venne proclamata con Regio Decreto del 1867, per risolvere la spiccata individualità delle antiche frazioni.

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Scopri di più

Ulteriori approfondimenti sul Cammino e sulla rete di itinerari sono disponibili nel libro di De Bastiani Editore e nelle mappe Tabacco dal titolo “Alla scoperta delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”

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